Flora
Tra i fiori il giaggiolo (Iris marsica), specie endemica del parco che fiorisce tra maggio e giugno; la rara scarpetta di Venere (Cypripedium calceolus), un'orchidea gialla e nera che fiorisce nella tarda primavera.
Tra le conifere, esclusivo del Parco è il pino nero (Pinus nigra), considerato una specie relitta risalente probabilmente al Terziario.
Mentre a Barrea, in località Coppo Oscuro, si può osservare la betulla (Betula pendula), ultimo residuo della vegetazione tipica delle epoche glaciali del Quaternario.
Ma l’albero più comune del Parco è il faggio (fagus sylvatica), specie spontanea presente sulle montagne della zona da millenni e diffuso in foreste che occupano più del 60% dell’intera superficie del Parco.
Oltre il limite delle foreste, si incontrano il ginepro nano(Juniperus communis nana) e relitti della brughiera nordica come il mirtillo(Vaccinium myrtillus) e l'uva ursina (ArctostaphyIos uva-ursl), che rivelano la presenza, in tempi passati, di una vegetazione a conifere in quota. Nelle praterie d’alta quota (oltre i 1900-2000 metri), prevalgono diverse specie di Graminacee e Ciperacee accompagnate in estate dalla nota genzianamaggiore e da innumerevoli altre specie floreali (genziana, genzianella, primula, ciclamino, ecc.).
Si fanno notare il giglio rosso (Lilium Bulbiferum croceum), il giglio martagone (Lilium martagon) e la genziana appenninica (Gentiana dinarica) dal tipico colore azzurro intenso.